S.GIUSEPPE

Una vita che accoglie

Papa Francesco, nella lettera apostolica Patris Corde (con cuore di padre), redatta proprio in occasione dell'anno interamante dedicato al Santo, ci ricorda come "La vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie"

L'accoglienza è un modo attraverso cui si manifesta nella nostra vita il dono della fortezza che ci viene dallo Spirito Santo e solo il Signore può darci la forza di accogliere la vita così com'è, di fare spazio anche a quella parte contradditoria, inaspettata, deludente dell'esistenza.

Come Dio ha detto al nostro Santo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere» (Mt 1,20), sembra ripetere anche a noi: "Non abbiate paura!". L'accoglienza di Giuseppe ci invita ad accogliere gli altri, senza esclusione, così come sono, riservando una predilezione ai deboli, perché Dio sceglie ciò che è debole (cfr 1 Cor 1,27), è «padre degli orfani e difensore delle vedove» (Sal 68,6)"

Nel Decreto della Penitenziaria Apostolica ci si riferisce a San Giuseppe come a un vero e proprio "tesoro" che la Chiesa continua a scoprire. Un'immagine forte e piena di speranza di un uomo di autentica fede, il cui invito è quello di "riscoprire il rapporto filiale col Padre" e di "rinnovare la fedeltà alla preghiera, a porsi in ascolto e corrispondere con profondo discernimento alla volontà di Dio".

San Giuseppe è simbolo anche di giustizia e di come questa sia possibile attraverso la misericordia di Dio. Ci incoraggia a "riscoprire il valore del silenzio, della prudenza e della lealtà nel compiere i propri doveri", soprattutto in questo periodo di pandemia, in cui si deve sempre avere una particolare attenzione a chi soffre. In quanto sposo di Maria e padre di Gesù, San Giuseppe ha il ruolo di custode della famiglia, per questo uno degli altri modi per ottenere l'indulgenza plenaria è recitare il Rosario in famiglia o tra fidanzati. Proprio all'interno delle mura domestiche può essere ricreato "lo stesso clima di intimità comunione, di amore e di preghiera che si viveva nella Santa Famiglia", e questo è appunto l'invito della Penitenza Apostolica alle famiglie cristiane.

A CURA DI

"Che tutti siano una cosa sola" 

Gv 17,21

Don Carmelo Rizzo

Direttore Spirituale

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