La pace che manca non mi fa essere  in Comunione con Dio.

- Caro Don Carmelo,

 Tempo fa , durante la confessione il sacerdote che mi segue mi disse che non posso prendere la comunione perché io e mio fratello non ci parliamo. Non mi sento di prendere l'iniziativa per andarlo a trovare. Accetto quello che mi è stato detto e prego ogni giorno per la pace. Ma qual è la differenza tra la mia situazione e quella di una coppia di persone che, ad esempio, non riescono ad andare d'accordo?

Come si evince dalla domanda la persona interessata è seguita da un sacerdote, quindi non stiamo parlando di un semplice confessore occasionale, ma nel caso concreto di un direttore spirituale.

Quando si è nell'ambito della direzione spirituale, il sacerdote che segue il fedele ha uno stato di grazia particolare per dirigere l'anima del penitente. Quando dà delle direttive precise, queste sono frutto di una conoscenza particolare delle situazioni, di un discernimento spirituale, accompagnate dalla Grazia e da tanta preghiera.

Dalla domanda emerge che sono stati accettati i consigli, ed è cosa molto saggia, perché nel direttore spirituale si manifesta la volontà di Dio.

Sono numerosi i casi di tanti santi che avevano delle rivelazioni private (S. Faustina ad esempio) in cui quando dovevano scegliere tra ciò che suggeriva Gesù e le direttive del padre spirituale, Gesù stesso diceva che vanno seguite sempre le direttive del padre spirituale.

Si chiede anche che differenza ci sia tra il caso in questione e persone che non riescono andare d'accordo tra di loro. Qua non si tratta di fare le differenze, ma valutare solo la nostra posizione perché non è giusto giudicare gli altri, come dice Gesù. La tentazione più grande nel cammino di fede e quella di scoraggiarsi e non progredire. Seguire i precetti evangelici non è facile e la sequela di Cristo presuppone sempre la croce.

Il più delle volte ci si accontenta di una fede puerile, basata sulle sensazioni ed anche sulle nostre inclinazioni. Scartiamo quello che non ci fa comodo, come ad esempio i precetti del Vangelo legati al perdono, ma la fede è vera fede quando si prende la decisione della sequela e del confronto continuo con la Parola di Dio. Se manca questo si rischia di fidarsi solo di se stessi e non di Dio.

Per cui, concludendo, se si vuole crescere nella fede è necessario nel cammino essere guidati dal Padre spirituale, ma soprattutto accettarne i consigli.

A CURA DI 

"Fai quello che puoi e chiedi quello che non puoi. Ed Egli farà in modo che tu possa" 

Don Carmelo Rizzo

Direttore Spirituale

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