IL CEMENTO ANTI-SMOG

Una nuova invenzione questa volta tutta italiana è il cemento anti-smog, un tipo di cemento che assorbe CO2, proprio come gli alberi. L'inventore è Luigi Cassar, un chimico bergamasco che ha lavorato per anni nei laboratori di Italcementi. Come spesso capita a molte invenzioni, è nata per casualità. Al gruppo di Cassar è stato chiesto di creare un materiale capace di resistere alle intemperie, per evitare interventi di pulitura e verniciatura periodici alle facciate degli edifici annerite dallo smog. Così dopo ben 10 anni di lavoro è stato creato TX Active, che grazie all'utilizzo di ossido di titanio, rimane perfettamente bianco se esposto alla luce. Nessuno immaginava che questo cemento avrebbe ridotto lo smog presente nell'aria. Quando è stato impiegato la prima volta nel 1996 a Roma, dall'architetto statunitense Richard Meier per la realizzazione della chiesa Dives in Misericordia, il gruppo guidato da Cassar si è reso conto che nella zona ricoperta dal particolare cemento le sostanze inquinanti presenti nell'aria diminuivano del 50%. Dopo numerose prove su altri edifici hanno capito che non si trattava di una casualità ma di una azione innescata proprio dal cemento che era davvero in grado di eliminare naturalmente lo smog restituendo una qualità dell'aria migliore. Questo avviene per fotocatalisi, un processo naturale per cui, grazie all'azione della luce naturale o artificiale, una sostanza (chiamata fotocatalizzatore) attiva un processo ossidativo che porta alla trasformazione di sostanze organiche e inorganiche nocive in composti innocui. È quindi un acceleratore dei processi di ossidazione già esistenti in natura. Le sperimentazioni in laboratorio, affiancate dai risultati sul campo, hanno dimostrato che una superficie di 1.000 mq di questo cemento, equivale a piantare 80 alberi sempreverdi, ne occorre perciò una gran quantità. I ricercatori assicurano che la facciata di un edificio a 5 piani realizzata con il cemento mangia-smog, riduce del 20% l'inquinamento dell'aria. Quindi se gli edifici di una grande città come Milano fossero tutti realizzati impiegando questo prodotto l'inquinamento si ridurrebbe del 50%. Infatti disinquina 10 volte di più che con 1.000mq di foglie. Oggi la stessa composizione chimica è impiegata anche per la realizzazione di vernici, pavimentazioni, tegole, pannelli prefabbricati, ecc... Inoltre è anche utilizzata per asfaltare le strade, dove lo smog prodotto da un'auto su tre viene completamente annullato, visto da un'altro punto di vista, 1.000 mq eliminano l'inquinamento di 30 veicoli a benzina o 10 veicoli diesel. Un cemento, insomma, che funziona come un albero.

Inquinamento e futuro del pianeta

Quale futuro? Uno dei danni più vistosi che l'uomo ha recato al pianeta è l'inquinamento. Quindi la tutela dell'ambiente è oggi uno degli aspetti fondamentali della nostra società e può influenzare tutti gli aspetti del nostro tempo e del nostro futuro, in quanto molte sono le conseguenze sul pianeta e sulla nostra salute. In Europa, le emissioni di molti inquinanti atmosferici sono diminuite sostanzialmente negli ultimi decenni, determinando una migliore qualità dell'aria. Le concentrazioni di inquinanti tuttavia sono ancora troppe elevate e i problemi legati all'aria persistono. Una parte significativa della popolazione europea vive in zone, in particolar modo in città, in cui si superano i limiti fissati dalle norme in materia di qualità dell'aria: l'inquinamento da ozono, biossido di azoto e pone gravi rischi per la salute. Ridurre l'inquinamento quindi continua a essere importante. La gravità dell'impatto delle esposizioni prolungate e di picco a questi inquinanti, varia dall'indebolimento del sistema respiratorio fino alla morte. Circa il 90% degli abitanti delle città è esposto a concentrazioni di inquinanti superiori ai livelli di qualità dell'aria dannosi per la salute. Un motivo di preoccupazione è il benzo a pirene, un inquinante cancerogeno le cui concentrazioni sono superiori alla soglia fissata per proteggere la salute umana in diverse aree urbane, specie nell'Europa centrale e orientale.


L'inquinamento atmosferico ha diverse fonti, sia antropiche sia di origine naturale:

-Utilizzo di combustibili fossili nella produzione dell'elettricità, nei trasporti, nell'industria e nelle abitazioni;

-Processi industriali e utilizzo di solventi per esempio nell'industria clinica e mineraria;

-Agricoltura;

-Trattamento dei rifiuti;

-Eruzioni vulcaniche, polveri aerodiffuse, spuma del mare ed emissioni di composti organici, volatili provenienti dalle piante sono esempi di fonti naturali.

Coronavirus - La terra torna a respirare

Da quando è iniziata l'emergenza Coronavirus i livelli di smog si sono notevolmente ridotti, i risultati delle immagini satellitari mostrano un calo significativo dell'inquinamento atmosferico: la nuvola visibile di gas tossico è quasi scomparsa. Secondo la Bbc rispetto all'anno 2019 il monossido di carbonio è diminuito del 50%, in primis in Cina e nell'Italia nel nord, in particolare l'acqua a Venezia dei canali è tornata limpida pulita e trasparente.


A  CURA DI

"La vita è il dono che Dio ci ha fatto. Il modo in cui la viviamo è il dono che noi facciamo a Dio."

Jessica Gueli

Redattrice

"Impariamo ad aspettarci cose belle dalla vita e resteremo stupiti dalle tante sorprese che ogni giorno porta con sè"

Tatiana Todaro

Redattrice

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