TRE IMMERSIONI ALLA GROTTA DI LOURDES

Quella che vi raccontiamo è la storia di Joachime Dehant, una ventinovenne belga guarita grazie all'intercessione di Maria: questo è il nono miracolo di Lourdes riconosciuto dalla Santa Madre Chiesa. A Joachime fu riscontrata un'ulcera della gamba destra, che peggiorava con il passare del tempo. Le cure mediche iniziarono a non dare nessuna efficacia, ed erano ormai passati dieci anni quando sulla gamba comparve una cancrena molto profonda ed estesa, tanto da coprirla quasi per intero. La profondità della lesione intaccò la mobilità dell'arto ed in particolare i muscoli, i quali si ritrassero sempre più a livello permanente causando in Joachime il cosiddetto "piede torto". I medici dichiararono dunque che nessun tipo di trattamento medico era in grado di poter anche solo migliorare la situazione.

La giovane decise a quel punto di rivolgersi alla Madonna e partì in pellegrinaggio a Lourdes. Il 13 settembre del 1878 Jachime fece il bagno nella Grotta, ma in un primo momento non accadde nulla. Volle riprovare a farne un altro, tenendo sempre la gamba coperta da un drappo. Terminata l'immersione capì che qualcosa era in lei cambiato e, una volta tolto il telo, l'ulcera era sparita.

Tendini, muscoli e pelle erano ricostruiti e non vi era nessun tipo di cicatrice. L'unico segno rimasto era il "piede torto" che ritornò al suo posto dopo il terzo bagno. Il Miracolo per intercessione della Madonna venne riconosciuto dal Vescovo di Nomur, monsignor Thomas Luis Heylen, il 25 aprile del 1908.

Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
Mt 9,22

L'ECO DI MARIA

"Nella tua libertà troverai la chiave per sciogliere le catene che ti tenevano legato al fondale dell'infelicità." G.A  

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