FINZIADE

Licata, le cui origini risalgono alla preistoria, fu l'ultima colonia greca fondata nel Mediterraneo col nome di Finziade nel 282 a.C. Infatti Finzia, tiranno d'Agrigento, volle trasportare il nucleo cittadino di Gela, distrutta in quell'anno dai Mamertini, alla destra del fiume Imera (odierno Salso) e sul promontorio Ecnomo (oggi Forte Sant'Angelo). Secondo quanto raccontato dallo storico greco Diodoro, la città sarebbe stata cinta da mura, ebbe un notevole foro e maestosi templi. Inoltre il mare di Licata fu protagonista della famosa battaglia navale tra Romani e Cartaginesi durante la prima guerra punica.

Del periodo ellenistico rimangono solamente i resti dell' acropoli le cui prime indagini risalgono agli anni '80, dopo l'esplorazione dell'area sottostante al castello medievale di Sant'Angelo fu portato alla luce una parte dell'impianto urbano. Quest'ultimo è composto da due strade perpendicolari larghe circa 6m. Le strade delimitavano isolati all'interno dei quali trovavano posto due o tre abitazioni separate da uno stretto corridoio (ambitus).

Le abitazioni risultano in parte scavate nella roccia e in parte costruite con blocchi di pietra rivestiti con stucco bianco o rosso. Esse erano composte da diversi vani attorno ad un cortile centrale, fornito di un sistema per convogliare le acque piovane. Inoltre, presentano tutte le stesse caratteristiche con i vani a nord dedicati ai banchetti, al culto domestico e alla camera da letto dotata di bagno, mentre cucina e altre stanze stavano sul lato meridionale e occidentale. All'interno delle abitazioni sono stati ritrovati gioielli, il sakkos e il bracciale d'oro e un "tesoro" di 443 monete d'argento. Secondo le fonti l'area fu completamente abbandonata intorno al 50 a.C. 

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