ABOULEISH E LA SUA AGRICOLTURA BIODINAMICA

Abouleish Ibrahim è stato un filantropo e chimico. Ha conseguito il dottorato nel 1969 in campo farmacologico e successivamente ha ricoperto posizioni di rilievo nell' ambito della ricerca farmaceutica. Entrò in contatto con gli antroposofici e iniziò a scoprire il pensiero di Rudolf Steinev, leggendo le sue opere. Nel 1975, un viaggio nel suo paese d'origine gli fece prendere consapevolezza della situazione drammatica in Egitto e degli egiziani: assenza d'istruzione, agricoltura devastata dall'abuso di concimi chimici che andavano esaurendo la fertilità di suoli, problemi di irrigazione dopo la costruzione della diga di Assuan. Ha cambiato la condizione del suo villaggio creando posti di lavoro. Decide di comprare 70 ettari di deserto e avvia Sekem ( in arabo "vitalità del sole"), un'azienda biodinamica che nel giro di qualche anno ha dato lavoro a duemila persone. L'azienda Sekem è riuscita a risolvere tutti i problemi che, di volta in volta si sono presentati senza arrendersi mai. Una realtà che si occupa anche della lavorazione del cotone e la coltivazione di erbe da cui vengono ricavati farmaci, tisane. Il ricavato economico è stato impiegato per la costruzione di una scuola, università, un ospedale, un teatro e ambulatori. Sekem prevede anche laboratori di monitoraggio della qualità del terreno. Cura della terra, rispetto della natura, impegno sociale e lotta contro gli sprechi: queste le caratteristiche che contraddistinguono Sekem e che devono divenire gli elementi portanti anche di tutte le altre aziende. 

Sappiamo cos'è la desertificazione?

La desertificazione è un processo che coinvolge la superficie terrestre portando alla degradazione dei suoli e alla scomparsa della vegetazione, si ha quindi la trasformazione in deserto di terreni che prima erano coltivabili. Questo fenomeno spesso irreversibile, si verifica a causa dei cambiamenti climatici come l'aumento delle temperature, prolungati periodi di siccità ed eventi atmosferici violenti come le alluvioni. Altre volte si verifica a cause delle attività umane. Uno sfruttamento del suolo troppo intenso, con eccessivo uso di sostanze chimiche e di concimi minerali prodotti industrialmente, al posto di quelli organici sta portando ad un impoverimento di sostanza organica nel terreno. Questo causa la riduzione della fertilità dei terreni con sempre meno possibilità di soddisfare le esigenze alimentari. Lo sfruttamento eccessivo delle foreste e la loro distruzione attraverso gli incendi, costituiscono un serio pericolo per l'intero pianeta che è sempre meno in grado di moderare la presenza di anidride carbonica in atmosfera. Anche l'urbanizzazione incide sulla desertificazione in quanto si ha la sottrazione di suoli agricoli coltivabili per dare posto al cemento. Oltre un quarto della superficie terrestre si trova a rischio e il problema interessa tutti i continenti. Attualmente il più colpito è l'Africa, particolarmente nelle zone confinanti con i deserti che continuano ad avanzare ininterrottamente per la sparizione della striscia di cespugli e arbusti ai loro margini a causa dei pascoli. In Italia viene ritenuto a rischio un quinto del territorio del quale almeno il 41% si trova nelle regioni dell'Italia meridionale. Quello della desertificazione è un problema che anche se riguarda zone sparse sta sempre più assumendo le caratteristiche di un problema globale, per questo si stanno già realizzando delle invenzioni molto ambiziose per arrivare al più presto a delle soluzioni.



A CURA DI

"Impariamo ad aspettarci cose belle dalla vita e resteremo stupiti dalle tante sorprese che ogni giorno porta con sè"

Tatiana Todaro

Redattrice

"La vita è il dono che Dio ci ha fatto. Il modo in cui la viviamo è il dono che noi facciamo a Dio."

Jessica Gueli

Redattrice

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