LA SOLENNITÀ DELL'ASSUNTA

Quello dell'Assunzione della Vergine Maria al cielo in anima e corpo è l'ultimo dogma che è stato
proclamato come verità di fede da credere. Anche se recente, in questo si è sempre creduto sin dai primi secoli. Vi sono stati un po' di pareri discordanti sul fatto che prima di essere assunta in cielo la Vergine Maria abbia sperimentato la morte ( in quanto facente parte della natura umana), o meno. 
Di Fatto a questo non c'è una risposta, ma non fa nessuna differenza a livello teologico perché ciò che conta è che Maria si trovi in paradiso in anima e corpo. A tal proposito infatti, le sue rappresentazioni la ritraggono dormiente, per sottolineare il fatto che ha sperimentato la morte, oppure gloriosa mentre sale in cielo accompagnata dagli angeli.
Vediamo ora quella che è stata la proclamazione del dogma (esistono anche filmati interessanti da vedere al riguardo) accompagnata da alcune testimonianze storiche e una piccola curiosità sul ferragosto.
Fu papa Pio XII, il 1° novembre del 1950, Anno Santo, a proclamare solennemente per la Chiesa cattolica come dogma di fede l'Assunzione della Vergine Maria al cielo con la Costituzione apostolica
Munificentissimus Deus, con queste parole: « Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze,e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica».
Il Dottore della Chiesa san Giovanni Damasceno (676 ca.- 749) scriverà: «Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte. Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste. Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre. Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio».

 La Madre di Dio, che era stata risparmiata dalla corruzione del peccato originale, fu risparmiata dalla corruzione del suo corpo immacolato, Colei che aveva ospitato il Verbo doveva entrare nel Regno dei Cieli con il suo corpo glorioso.

Leggiamo da San Giovanni Arcivescovo di Tessalonica ( tra il 610 e il 649 ca.): «Essendo umano (il tuo corpo) si è trasformato per adattarsi alla suprema vita dell'immortalità; tuttavia è rimasto integro e gloriosissimo, dotato di perfetta vitalità e non soggetto al sonno (della morte), proprio perché non era possibile che fosse posseduto da un sepolcro, compagno della morte, quel vaso che conteneva Dio e quel tempio vivente della divinità santissima dell'Unigenito». 
Poi prosegue: «Tu, secondo ciò che è stato scritto, sei bella e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto abitazione di Dio: perciò è anche estraneo al dissolvimento in polvere. Infatti, come un figlio cerca e desidera la propria madre, e la madre ama vivere con il figlio, così fu giusto che anche tu, che possedevi un cuore colmo di amore materno verso il Figlio tuo e Dio, ritornassi a lui; e fu anche del tutto conveniente che a sua volta Dio, il quale nei tuoi riguardi aveva quel sentimento d'amore che si prova per una madre, ti rendesse partecipe della sua comunanza di vita con se stesso».

PERCHÉ IL GIORNO DELL'ASSUNTA È DETTO ANCHE FERRAGOSTO?
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. 
 

A CURA DI

Un'anima pura è con Dio come un bambino con la mamma: la accarezza, la bacia e sua madre gli restituisce le carezze e gli abbracci.
Giovanni Maria Vianney 

Don Carmelo Rizzo

Direttore Spirituale

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