ENERGIA NUCLEARE

E' davvero una risorsa rinnovabile?

Cari lettori, in questo nuovo articolo vi illustrerò una tematica molto attuale e di particolare interesse, quale l'utilizzo dell'energia nucleare e delle conseguenze, positive ma soprattutto negative, derivanti dal suo utilizzo. Anzitutto c'è da chiedersi: cos'è e come viene prodotta l'energia nucleare? L'energia nucleare, come ci viene suggerito dal nome, è una forma di energia che viene ricavata dalla lavorazione di nuclei, ovvero le unità fondamentali di cui sono composti gli atomi. Le modalità attraverso cui è possibile ricavare energia dai nuclei sono due: la fissione e la fusione nucleare. La prima si ha quando un nucleo pesante si scinde in due nuclei più piccoli di massa confrontabile. Questa trasformazione può avvenire spontaneamente, oppure può essere stimolata bombardando con neutroni un nucleo pesante. Quando un neutrone colpisce un nucleo di uranio-235, questo si scinde in due nuclei liberando energia.

Nelle reazioni di fusione nucleare due nuclei leggeri si fondono per darne uno più pesante. Poiché si sviluppa una forte repulsione quando i protoni si avvicinano l'uno all'altro, è molto difficile ottenere in pratica la fusione nucleare. Essa avviene invece spontaneamente nel Sole (e nelle altre stelle) grazie all'elevatissima temperatura che si raggiunge nella sua parte centrale. A differenza della fissione, tuttavia, essa non produce scorie radioattive e soprattutto produce una maggiore quantità di energia.

Dopo aver compreso che da piccole quantità di materia è possibile produrre una quantità di energia in grado di soddisfare i fabbisogni energetici di grandi metropoli, come Parigi e Londra, una domanda sorge spontanea: la produzione di energia nucleare può essere definita veramente sostenibile? In verità no. Gli isotopi radioattivi rilasciati negli incidenti delle centrali nucleari includono I-131 e Cs-137. Nei tipi più gravi di incidenti, come l'incidente di Chernobyl nel 1986, possono essere rilasciati anche altri pericolosi isotopi radioattivi, come lo stronzio-90 (Sr-90) e il plutonio-239. Una ricerca dell' NCI (National Cancer Institute) conferma che l'esposizione umana alla I-131 rilasciata dagli incidenti delle centrali nucleari deriva principalmente dal consumo di acqua, latte o alimenti contaminati. Le persone possono anche essere esposte respirando particelle di polvere nell'aria che sono contaminate con I-131. All'interno del corpo, I-131 si accumula nella ghiandola tiroidea, che è un organo nel collo. La ghiandola tiroidea utilizza iodio per produrre ormoni che controllano quanto velocemente il corpo utilizza l'energia. Poiché la tiroide non distingue tra I-131 e iodiodioattivo, la ghiandola tiroidea si accumula in entrambe le forme. L'esposizione allo iodio radioattivo può aumentare il rischio di cancro alla tiroide molti anni dopo, soprattutto per i bambini e gli adolescenti.

Altro problema relativo al nucleare è rappresentato dallo smaltimento delle scorie radioattive, le quali non potendo essere riciclate vengono seppellite in grandi fossati nascosti per le montagne, per evitare che esse possano nuocere alle popolazioni delle città vicine, secondo gli esperti delle aziende energetiche, ma di fatto sono luoghi che molto spesso vengono utilizzati per la costruzione di abitazioni e quindi non fanno altro che esporre i cittadini ad un pericolo non calcolabile. A Onkalo(Finlandia) infatti è nata una struttura che è il primo deposito geologico profondo permanente di rifiuti radioattivi al mondo, stoccati a 500 metri di profondità, dove rimarranno fino a che i materiali pericolosi diventeranno più innocui per l'ambiente e per l'uomo. Nelle intenzioni dei progettisti dovrà resistere almeno 100mila anni. Un altro luogo nel pianeta dove è in previsione un deposito simile a quello di Onkalo, è negli Usa, nella zona di Yucca Mountain nel Nevada (peraltro già usata per esperimenti nucleari in passato): un progetto avallato dalla presidenza Bush nel 2002, bloccato da Obama nel 2008 e riportato in auge come "assolutamente necessario" da Trump durante la campagna elettorale.

Da questi dati emerge chiaramente che l'energia nucleare ha certamente un lato positivo, ovvero il fatto che sia possibile produrre grandissime quantità di energia a partire da piccole quantità di materia, ma ha soprattutto dei risvolti negativi, quali l'insorgenza di tumori negli adolescenti e negli anziani dovuti a esposizioni alle sue scorie radioattive, la moria della fauna acquatica dovuta all'immissione in ambiente marino di masse d'acqua calda (utilizzate nei sistemi di refrigerazione delle centrali) .

Ma se volete avere una visione più chiara di una questione così delicata e che accende ancora oggi il dibattito internazionale, potete cliccare sul servizio realizzato da Report(nel bottone in fondo), che contiene molte più informazioni di quanto io ve ne abbia dato. Vi auguro una buona visione e ci vediamo alla prossima.

A CURA DI

"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca "

Giuseppe Bruna

Caporedattore

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