MAFIOSI, LASCIATEMI EDUCARE I VOSTRI FIGLI

Don Giuseppe Puglisi, meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi o 3P (Palermo, 15 settembre 1993), è stato un presbitero italiano, ucciso da Cosa Nostra il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti ad una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato. La celebrazione è stata presieduta dall'arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo. È stato il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia.

PALERMO 

"Parliamone, spieghiamoci, vorrei conoscervi e sapere i motivi che vi spingono a ostacolare chi tenta di aiutare ed educare i vostri bambini alla legalità, al rispetto reciproco, ai valori della cultura e dello studio".

Padre Puglisi si era rivolto direttamente ai mafiosi nel corso di una delle sue ultime omelie. In quell'occasione, come sempre, aveva parlato con voce ferma. Era quella una delle sue caratteristiche: la fermezza coniugata ad una grande dolcezza. Così lo ricorda chi l'ha conosciuto. Fin dalla sua giovinezza, trascorsa a Romagnolo, un quartiere che confina con Brancaccio, don Pino mostrava un'inconsueta capacità di comunicare e di coinvolgere il prossimo. Quelle stesse qualità che l'hanno accompagnato nei suoi trent'anni di sacerdozio e nelle sue peregrinazioni. E dovunque aveva adottato la stessa strategia: lavoro, tenacia, donazione di se stesso agli altri. "Emanava fascino, con quel suo modo di parlare accattivante" ricorda adesso Giovanni Mura, un medico giovane che per anni è stato a contatto con il prete assassinato dalla mafia. "Eppure, quando si arrabbiava diveniva rosso ed era capace di battersi fino allo stremo per imporre le sue idee", aggiunge. E si era dovuto confrontare duramente due anni a dietro quando, appena arrivato a Brancaccio, aveva dovuto controbattere alle richieste di dar vitaAd una festa grande e dispendiosa in onore del santo. Lui aveva messo alla porta quegli uomini ritenendo scandaloso che in un quartiere così povero fosse possibile pensare a sperperare tanto denaro in inutili luminarie e in rumorosi fuochi pirotecnici. Modesto ed umile, padre Puglisi evitava sempre le luci dei riflettori, anche quando operava in prima fila. Predicando contro la mafia, concludeva spesso le sue omelie con una frase di San Paolo: "Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?".

A CURA DI

"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca "

Giuseppe Bruna

Caporedattore

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