IL DONO DELL’AMICIZIA

La parola di Dio ci insegnava già dall'Antico Testamento che "un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore" (Siracide 6,14-16).

Se Gesù, che è Dio, ha voluto aver bisogno di amici per proseguire il suo percorso in questo mondo, immaginatevi noi! L'essere umano non può vivere in solitudine.

San Giovanni Bosco ha affermato che "il Signore ci ha messo al mondo per gli altri". È una grande verità! Potremmo perfino dire che a partire da Cristo l'amicizia ha acquisito un senso nuovo. L'amico è colui che ha scoperto il valore e la dignità del fratello, alla luce del Vangelo.

La storia della Chiesa e caratterizzata da esempi di profonda amicizia tra i santi padri, come San Basilio e San Gregorio, tra i grandi santi, come San Francesco d'Assisi e Santa Chiara, Sant' Ambrogio e Santa Monica, e molti altri. "Chi trova un amico trova un tesoro". Questo detto in poche parole racchiude il ruolo prezioso dell'amicizia nella vita di ogni persona. Se è vero che è un tesoro, va custodito e curato con la massima attenzione.

Il tempo trascorso con gli amici influisce sulla solidità del rapporto. Quello che cambia in relazione al tempo è la considerazione che la persona dell'altro e il livello di confidenza che si instaura. Più tempo si condivide, maggiore è il livello di amicizia. Ovviamente non è questo l'unico fattore che ne sta alla base. Ad esempio, un gruppo di studenti universitari che trascorrono ore ed ore nella stessa aula non è un gruppo di amici, allo stesso modo due colleghi dello stesso ufficio che non comunicano: manca la base solida tipica di qualsiasi legame, che come un fiore ha bisogno di tempo, cura, attenzione e nutrimento per crescere.

Gli ingredienti per coltivare la relazione sono: in prima linea il rispetto dell'altro, delle sue idee e punti di vista, anche se profondamente differenti dei propri, insieme alla sincerità e fiducia reciproca.C'è un'armonia di dono e ricezione, di sostegno e supporto in ogni istante, soprattutto nei momenti più difficili in cui l'amico può essere un valido sostegno emotivo e il pizzico di lucidità e razionalità che spesso viene meno in situazioni spiacevoli. A tal proposito è fondamentale la capacità e il coraggio di dire all'altro che è in errore, di far capire l'errore e aiutarlo a ripartire e riparare il danno e, viceversa, sostenerlo e difenderlo quanto necessario. L'amico è qualcuno su cui contare e a cui porgere una mano senza desiderio di ricompensa. Infine, si può concludere affermando che gli amici in ogni momento ci danno una mano a colorare la nostra vita, sia nei momenti belli che in quelli brutti. Sono persone rare che ti chiedono come stai e poi ascoltano persino la risposta. Come faremo a vivere senza amici?

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