LA GIORNATA DEL RICORDO

Il 10 Febbraio è la data in cui si celebra la Giornata del Ricordo, per non dimenticare la storia delle Foibe. Le foibe sono cavità di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell'Istria che fra il 1943 e il 1947 furono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. I massacri avvennero durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945).

I primi a subire tale atroce destino furono carabinieri, poliziotti e guardie di finanza, nonché i pochi militari fascisti e i collaborazionisti che non erano riusciti a scappare per tempo (in mancanza di questi, si prendevano le mogli, i figli o i genitori).

Le uccisioni avvenivano in maniera spaventosamente crudele. I condannati venivano legati l'un l'altro con un lungo fil di ferro stretto ai polsi, e schierati sugli argini delle foibe. Quindi si apriva il fuoco, trapassando non tutto il gruppo, ma soltanto i primi tre o quattro della catena, i quali, precipitando nell'abisso, morti o gravemente feriti, trascinavano con sé gli altri sventurati, condannati così a sopravvivere per giorni sui fondali delle voragini, sui cadaveri dei loro compagni, tra sofferenze inimmaginabili.

Nel periodo successivo, la storia cadde nell'oblio per molto tempo; solo con la fine della guerra fredda il tema tornò a riscuotere anche l'interesse dei mass media. Dal 2005, ogni 10 febbraio si celebra il giorno del Ricordo, solennità dedicata alla commemorazione delle stragi e del successivo esodo. La data è stata indetta con la legge n°92 del 30 Marzo.

Lo stesso provvedimento legislativo ha anche istituito una specifica medaglia commemorativa destinata ai congiunti delle vittime, con lo scopo di conservare e tramandare la memoria della tragedia degli italiani vittime delle foibe e costretti a lasciare le loro terre in Istria, Fiume e Dalmazia.

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