SANT'ANDREA
Andrea ( Betsaida, 6 a.C. - Patrasso, 30 novembre 60) è stato un apostolo di Gesù Cristo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. La festa di sant'Andrea è celebrata il 30 novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed è festa nazionale in Scozia.
Dopo il martirio di sant'Andrea, secondo la tradizione, le sue reliquie vennero spostate da Patrasso a Costantinopoli. Leggende locali dicono che le reliquie vennero vendute dai romani. Sofronio Eusebio Girolamo scrisse che le reliquie di Andrea vennero portate da Patrasso a Costantinopoli per ordine dell'imperatore romano Costanzo II nel 357. Qui rimasero sino al 1208, quando vennero portate ad Amalfi, in Italia, dal cardinale Pietro Capuano, nativo di Amalfi.
Nel XV secolo, la testa di sant'Andrea fu portata a Roma, dove venne posta in una teca in uno dei quattro pilastri principali della basilica di San Pietro. Nel settembre del 1964, come gesto di apertura verso la Chiesa ortodossa greca, papa Paolo VI consegnò un dito e parte della testa alla chiesa di Patrasso. Nel duomo di Amalfi, dedicato appunto a sant'Andrea (come del resto la città stessa), vi è una tomba nella sua cripta, che continua a contenere alcune altre reliquie dell'apostolo. Nel sesto secolo la reliquia di una mano e di un braccio di sant'Andrea fu donata a Venanzio vescovo di Luni dal papa Gregorio Magno, suo grande amico. È tradizione che in tale tempo, e con l'occasione del dono, sia stata costruita in Sarzana la chiesa di Sant'Andrea, che divenne la dimora della reliquia. Da quel giorno l'apostolo divenne il patrono della città. Tali reliquie si conservano al presente nella cattedrale di Sarzana; essa era stata portata da Costantinopoli a Roma da un certo Andrea, maggiordomo dell'imperatore Maurizio.
La testa del santo venne donata, insieme ad altre reliquie (un mignolo e alcune piccole parti della croce), da Tommaso Paleologo, despota della Morea spodestato dai Turchi, a papa Pio II nel 1461, in cambio dell'impegno per una crociata che avrebbe dovuto riprendere Costantinopoli. Il papa accettò il dono promettendo di restituire le reliquie quando la Grecia fosse stata liberata e ne inviò la mandibola custodita nell'antico reliquiario a Pienza.
Per decisione di papa Paolo VI nel 1964 le reliquie conservate a Roma vennero inviate nuovamente a Patrasso all'interno dell'antico reliquiario bizantino, fino ad allora custodito nella cattedrale pientina; in cambio il Papa donò alla cattedrale di Pienza il busto-reliquiario della testa commissionato da Pio II a Simone di Giovanni Ghini per la basilica di San Pietro in Vaticano. Le reliquie rese sono a tutt'oggi custodite nella chiesa di sant'Andrea a Patrasso in una speciale urna e vengono mostrate ai fedeli in occasione della festa del 30 novembre. La chiesa madre di San Nicola in Gesualdo (AV) conserva un presunto osso del santo. La reliquia fu donata da Eleonora Gesualdo, badessa del celebre monastero del Goleto, quando, verso la fine del Cinquecento, si trasferì a Gesualdo presso il fratello principe Carlo.
Altre reliquie attribuite a sant'Andrea sono dislocate in punti fondamentali della sua venerazione: nel duomo di Sant'Andrea di Amalfi, nella cattedrale di Santa Maria a Edimburgo (Scozia), nella chiesa di Sant'Andrea e Sant'Alberto a Varsavia (Polonia).
Nel 2007 una reliquia del santo è stata consegnata dal vescovo di Amalfi al patriarca ecumenico Bartolomeo affinché fosse conservata nella cattedrale di San Giorgio in Costantinopoli (sede del patriarcato).
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Chiara Malfitano
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