RIFLESSIONE SULL'ATTUALITÀ
Il periodo che stiamo attraversando è senz'altro uno dei più bui che la nostra generazione abbia mai vissuto. I più fortunati di noi devono fare i conti con la solitudine e la noia, ma c'è chi deve combattere contro problemi ben peggiori. Non dimentichiamo infatti chi è schierato in prima linea nella lotta al coronavirus e rischia ogni giorno la propria vita, chi invece è rimasto senza un lavoro e non sa come andare avanti, chi è colpito dalla malattia in prima persona e la affronta nel più completo isolamento.
Tutto questo lascerà in ognuno di noi un ricordo indelebile per la vita, la quale probabilmente subirà un cambiamento irreversibile. Quello che sta accadendo, infatti, sta ribaltando la nostra quotidianità rendendo normale ciò che prima non lo era e viceversa. Ma questo non è necessariamente un male. Forse, un modo di vedere questa terribile e sconvolgente esperienza è quella di una seconda, universale possibilità. Prima del grande congelamento la nostra Terra era al collasso, deturpata nella sua bellezza dai nostri rifiuti, sfruttata allo stremo nelle sue riserve e danneggiata nelle sue splendide creature; adesso, il nostro temporaneo "letargo" ha permesso all'ambiente di respirare, di proseguire libero il suo corso naturale: da qui la ricomparsa di alcune specie animali che da tempo si nascondevano dall'uomo in alcune zone del mondo, la diminuzione dell'inquinamento, la purificazione delle acque.
A CURA DI
"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva"
Kristal Aquilino
Redattrice