MARIA MONTESSORI
Prologo
"Io prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo"
Maria Montessori è una figura pilastro della pedagogia italiana e mondiale del Novecento. Fu anche una grande sostenitrice delle battaglie per l'emancipazione femminile, per il riconoscimento dei diritti delle persone con deficit, dei poveri e degli sfruttati. Nella sua vita si è dedicata allo studio, alla ricerca e al miglioramento della società mediante l'educazione, nella speranza di poter costruire attraverso di essa una società più pacifica, nonostante quello in cui visse fu un periodo in cui le sue idee e le sue scelte di vita risultavano totalmente inusuali e fuori contesto. Parliamo infatti di un'epoca storica di guerra, in cui si batté per l'eguaglianza di uomini e per denunciare lo sfruttamento minorile nel mondo del lavoro. In particolare, questo era il contesto in cui il bambino era abbandonato a se stesso, in balia di eventi che non poteva comprendere né tantomeno controllare. Fu proprio in questo clima che nacque il "metodo Montessori", il quale fu adottato nelle scuole di tutto il mondo, radicandosi fino ai nostri giorni. Molti bambini rischiavano di perdersi nel loro percorso di sviluppo senza una guida che mostrasse loro come esprimere se stessi nella società in cui erano nati, ma altrettanti trovarono una via d'uscita rispetto alle loro condizioni precarie grazie alle idee messe in pratica, anche se con difficoltà, da questa donna. Il suo pensiero risulta tutt'oggi attuale, in un'epoca in cui troppo spesso ci si dimentica dei diritti e del benessere dei più deboli. Di certo, uno degli insegnamenti che tutti possiamo mettere in pratica è quello di coltivare la conoscenza, la curiosità e il proprio pensiero, perché essi costituiscono la base di ogni azione e soprattutto di ogni cambiamento che si vuole ottenere, per se stessi e per il mondo in cui si vive.
Vita
Maria Tecla Artemisia Montessori nacque a Chiaravalle il 31 agosto 1870. Divenne famosissima nel mondo grazie al famoso metodo educativo per bambini che prese il suo nome, ovvero il "Metodo Montessori". Questo metodo inizialmente fu utilizzato in Italia, ma a breve fu adottato in tutto il mondo, ed ancora oggi le scuole montessoriane vengono preferite ad altre. Ella ebbe come figura da seguire lo zio Antonio Stoppani(abate e scienziato). La giovane Montessori ebbe nell'abate il punto di riferimento per l'avvio agli studi e per la conoscenza dell'epoca. Dalla madre invece ricevette un sostegno costante alle sue idee innovative ed verso alcune scelte troppo futuristiche per l'epoca.
Per lavoro il padre si trasferì a Firenze e decise di portare con sé tutta la famiglia, compresa la figlia Maria. Dopo essere stati per poco a Firenze decisero di spostarsi nuovamente, questa volta a Roma sempre a causa di esigenze lavorative del padre. A Roma, Maria iniziò la scuola dimostrando grandissimo interesse verso le materie letterarie, un po' meno verso quelle prettamente scientifiche come la matematica. Aveva una intelligenza fuori dal comune. Il padre vedeva nella figlia un futuro da insegnante, ma le idee del padre si mal conciliavano con gli interessi di Maria. Lei era sempre più indirizzata alle scienze biologiche.
Dovette abbandonare l'idea di iscriversi al corso di Medicina poiché riservata esclusivamente agli studenti del Liceo Classico. Decise quindi di iscriversi alla facoltà di Scienze e dopo due anni di trasferirsi alla facoltà di Medicina, laureandosi brillantemente.
La Montessori manifestò immediatamente un interesse
precoce nei confronti dei bambini con maggiori difficoltà, frequentando quindi
assiduamente i quartieri più poveri di Roma ed informandosi sempre maggiormente
sugli argomenti di igiene medica. Decise quindi di specializzarsi in
neuropsichiatria infantile dedicandosi in maniera assidua alle ricerche in
laboratorio. Conoscerà Giuseppe Montesano, con il quale si legherà moltissimo
tanto da avere un figlio. Maria Montessori decise però di partorire il figlio
di nascosto e di affidarlo ad una famiglia laziale, finanziando però sempre le
spese per l'istruzione. All'età di quattordici anni Maria comparirà nella vita
del figlio facendogli credere di essere una zia.
Con la comparsa del ventennio fascista in Italia Maria Montessori venne accusata di legami con il regime. In realtà a Maria non interessavano minimamente le idee fasciste ma collaborava con quest'ultime solo per arrivare al suo fine ultimo: la costruzione delle Casa dei Bambini in modo da poter tirare fuori i fanciulli dalla strada. Sotto questo aspetto soventi sono le critiche mosse nei suoi confronti, che devono essere assolutamente rivalutate.
Nel 1926 organizzò il primo corso di formazione nazionale che preparava gli insegnanti ad utilizzare il suo metodo. Fu un vero e proprio successo con oltre 180 insegnanti provenienti da tutt'Italia per poter apprendere le idee al dir poco rivoluzionarie. Saranno proprio queste però a costringerla ad abbandonare l'Italia nel 1934. Sempre negli stessi anni verranno chiuse tutte le scuole che insegnavano secondo il suo metodo sia in Italia che in Germania. Le venne inoltrata la formale richiesta nel 1951 di riformare l'ordinamento scolastico del Ghana, ma data l'età Maria sarà costretta a rifiutare. Morirà nel 1952 a Noordwijk, nell'Olanda meridionale.
A CURA DI
"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva"
Krystal Aquilino
Redattrice
"La grandezza dell'uomo si misura in base a quel che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca"
Giuseppe Bruna
Caporedattore