LE DONNE DELLA BIBBIA
La storia ci informa che nelle epoche arcaiche la donna aveva importanza sul piano religioso, ma non abbiamo chiara documentazione della sua condizione sociale.
Tuttavia, in ogni tempo e spazio si nota la sottomissione del femminile al maschile e questo è visibile anche nella Bibbia. Sia l'uomo che la donna hanno una qualità che li distingue dal mondo animale e naturale, con vicinanza particolare a Dio.
Ester è un personaggio della Bibbia ebraica e dell'antico Testamento cristiano. La chiesa cattolica la considera una santa e la ricorda il 1° Luglio.
In ebraico Ester significca "io mi nascondo", infatti ella nasconde la sua vera identità di ebrea per rilevarla al momento opportuno, quando si tratta di salvare gli Ebrei dalla strage ordinata da Aman.
Ester è la figlia di Abicàil della tribù di beniamino, una delle tribù che costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione dei babilonesi e la deportazione, nel 597, dell'èlite del regno nelle province dell'impero persiano. Alla morte dei genitori è adotatta dal cugino Mardocheo, il quale occupa una funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa. Avendo sentito che il re Assuero (identificato con il re persiano Serse) cerca una nuova sposa, Mardocheo fa partecipare Ester alle selezioni.
Ester viene scelta e diventa la sposa di Assuero. Quando il primo ministro Aman decide di sterminare tutti i giudei del regno, Mardocheo, che ha sempre vegliato su Ester, la esorta a presentarsi al re per intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di morte accedere al re senza essere convocati, dopo un digiuno di tre giorni Ester si presenta davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo invito a cena con Aman.
Durante la cena li invita nuovamente e durante il secondo banchetto informa il re giudeo e che Aman ha decretato lo sterminio di tutti gli ebrei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il giorno in cui dovevano essere sterminati.
Mardocheo stila un decreto con cui istituisce la festa dei Purin, perchè la tristezza si è tramutata in gioia e il lutto in giorno di festosa letizia. Così, il 14 e il 15 del mese di adbar (Marzo) sono giorni di allegria, nei quali, nelle sinagoghe si legge il libro di Ester.
A CURA DI
"Dicono che capendo noi stessi, capiremo meglio gli altri, ma io vi dico, amando gli altri impareremo qualcosa in più su noi stessi"
Rosario Cipollina
Collaboratore