IO CHE C'ENTRO
Questo mese noi de "Le Querce di Mamre" abbiamo trattato argomenti di grande importanza: povertà, immigrazione e guerra. Delle tristi realtà che molti consideriamo problemi che non ci appartengono.
Povertà
Quando si
parla di povertà si pensa quasi sempre alle persone con una condizione di
inferiorità economica, prive di risorse materiali indispensabili come cibo,
acqua, casa, vestiti ecc... ma esiste pure la povertà d'amore e compassione. La
lotta alla povertà è anche impedita dallo spreco. Ogni anno infatti 15 miliardi
di cibo viene buttato senza pensare alle persone che attendono con speranza la
nostra generosità. Quante volte vediamo i poveri che rovistano nei cassonetti a
raccogliere ciò che per noi è scarto o superfluo, per trovare qualcosa di cui
nutrirsi o vestirsi. Ciò che per noi è inutile per altri è indispensabile e
molti purtroppo non ci rendiamo sufficientemente conto dell'aiuto che possiamo
dare se una parte di quello che abbiamo viene condivisa con quanti si trovano
in condizione di grande necessità.
Immigrazione
Da sempre ci sono persone
costrette a vivere in un paese diverso da quello che li ha visti nascere e non
tutti purtroppo ci soffermiamo a riflettere sulle cause. Molti abbandonano la
propria terra per le pessime condizioni di vita altri per le guerre ma una cosa
è sicura nessuno lascia casa e affronta il rischio concreto di affogare se sta
bene a casa sua. Non dovremmo dimenticare che anche noi siamo stati immigrati.
Dal 1861 infatti circa 30 milioni di italiani si avventurarono oltreoceano con
vecchie navi lasciando l'Italia e dirigendosi all'estero sperando in un futuro
migliore. La cosa che fa più impressione è che siamo stati accolti dagli stessi
pregiudizi che oggi spesso noi riserviamo agli immigrati che arrivano nel
nostro paese. Questo dovrebbe farci riflettere e mettere da parte le divisioni
ideologiche e riconoscere come unica razza quella umana.
Guerra
In molte parti del mondo, moltissime persone in questo momento sono costrette a vivere con la paura a causa dei conflitti causati dall'uomo e dalla sua insaziabile sete di potere. Pur conoscendo la crudeltà della guerra, ancora oggi non si riesce a evitarla. Fortunatamente ci sono persone che hanno fatto la differenza battendosi per i diritti umani. Ludwik Rajchman, medico polacco ha fondato nel 1946 l'UNICEF per salvaguardare l'infanzia, assistendo e tutelando i bambini coinvolti nei conflitti armati. Bernard Kouchner, politico e medico francese ha invece fondato nel 1971 Medici Senza Frontiere per portare soccorso sanitario nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito. Vivere in pace dovrebbe essere una condizione imprescindibile per la vita di tutti noi e intervenendo come mediatore e risolvendo con l'ascolto e il dialogo i conflitti della quotidianità possiamo sicuramente avere una vita più tranquilla.
Sarebbe bello se qualcuno decidesse di immedesimarsi in queste situazioni come abbiamo fatto noi per capire le difficoltà. Certo non si risolvono battaglie delicatissime come queste solo cambiando il nostro modo di pensare, ma la speranza è che questo possa per lo meno farci ricordare che nel nostro piccolo tutti possiamo fare qualcosa!
A CURA DI
"La vita è il dono che Dio ci ha fatto. Il modo in cui la viviamo è il dono che noi facciamo a Dio."
Jessica Gueli
Redattrice