CHIARA LUBICH

Chiara Lubich nacque a Trento il 22 gennaio 1920 e venne battezzata con il nome di Silvia. Prese infatti il nome di Chiara nel 1943, quando entrò nel Terz'Ordine francescano, perché attratta dalla figura di Chiara d'Assisi. Già da bambina fioriva in lei il desiderio della ricerca di Dio. Scoprì la sua vocazione a 19 anni, quando con i giovani dell'azione cattolica visitò il santuario di Loreto. Ma fu in una fredda giornata del '43 che avvertì come un invito da parte di qualcuno, che invitava a seguirlo dicendo: "Datti tutta a me".

Un giorno, andando davanti al tabernacolo per pregare Gesù eucarestia, ebbe anche una visione mistica del Paradiso: in quel momento comprese il futuro progetto di Dio.

Il Movimento dei focolari

Chiara Lubich è conosciuta per essere la fondatrice di questo Movimento, che prende il nome dal calore che si trova in una vera famiglia e anche dal "fuoco" dell'amore evangelico che arde nel gruppo delle ragazze che ne fanno parte. Tutto iniziò a Trento nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Mentre la maggior parte delle persone, a causa dei drammi, delle vittime, delle deportazioni e dell'Olocausto metteva in discussione l'amore di Dio, Chiara si affidava a Lui.

Così come disse lei stessa "Lui si è manifestato indicando cosa fare... questo movimento è opera di Dio".

Ad ogni allarme Chiara scappava nei rifugi antiaerei portando con sé un unico bene: il Vangelo, che leggeva assieme alle sue prime compagne. Una di loro voleva ristrutturare una casa che è poi crollata, un'altra voleva sposarsi, ma il fidanzato non era tornato dal fronte; insomma, erano rimaste tutte senza un obiettivo, finché aprendo a caso il Vangelo rimasero colpite dalle parole: "Tutti siamo uno" (Gv 17:21) e da quel momento fecero di Dio il loro nuovo ideale di vita. Mosse dal desiderio di portare Dio a tutta l'umanità e creare un mondo più unito, portarono amore a persone di ogni etnia, età e credo per creare fratellanza e pace fra i popoli.

Anche quando la città di Trento fu colpita da uno dei bombardamenti più devastanti, Chiara non andò via con la sua famiglia ma rimase in città e andò a vivere in un piccolo appartamento con alcune compagne. Si formò così la prima piccola comunità "focolare". In poco tempo, altre giovani vennero attratte dal loro modo di vivere e decisero di mettere in pratica anche loro il Vangelo. Un numero sempre crescente di persone arrivavano ogni giorno con abbondanti alimenti, vestiti e medicine, pronte ad aiutare il prossimo e far vincere l'amore in ogni circostanza.

Le focolarine piene di coraggio della fede portarono aiuto anche laddove invece i medici scappavano. La vita di Chiara fu segnata anche da momenti di dura prova, come quando nel 1952 fu costretta a dimettersi dalla guida del Movimento, perché la Congregazione per la dottrina della fede voleva verificare che l'Opera da lei fondata venisse davvero da Dio. L'approvazione arrivò circa 10 anni dopo dalla Chiesa cattolica, che diede il nome ufficiale di Opera di Maria.

Il movimento si diffuse da Trento in tutta Italia, poi in altri paesi d'Europa e dal 1967 è presente in tutti e cinque i continenti. Dal 43 fino ad oggi sono ben 182 i focolari nel mondo.

Chiara si è spenta nel 2008. Nel 2015 papa Francesco ha aperto la Causa di beatificazione per far conoscere la vita e le opere di colei che, accogliendo l'invito del Signore, ha acceso per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l'unità. 

A CURA DI

Jessica Gueli

Redattrice

La vita è il dono che Dio ci ha fatto.

Il modo in cui la viviamo è il dono che noi facciamo a Dio

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